TERAMO – C’è indignazione negli ambienti della tifoseria ultrà e in generale nei teramani dopo il raid notturno che ha imbrattato ancora una volta i muri degli edifici del centro storico, ormai ridotti a una sorta di fogli da disegno dove ognuno sfoga la sua… creatività, nella maggior parte dei casi inutile e devastante. Gli ultrà sono indignati perchè la scorribanda a colpi di spray nero ha vandalizzato le icone con cui hanno marchiato in maniera indelebile il ricordo di Valerio Giannobiole, l’amico-tifoso scomparso in circostanze tragiche poco più di due mesi fa. Sono state deturpate da segnacci neri che ne hanno cancellato in parte il volto. Scritte, segni e slogan hanno fatto la loro comparsa un pò dovunque in centro storico, da via Capuani a via della Verdura, in piazza Martiri Pennesi, via Vincenzo Irelli, via della Banca, vico della Volpe. E non ci sono gli sfregi all’icona di "Culone" – come era soprannominato Valerio -, ma anche scritte inneggianti all’Ascoli calcio (Picchio) e svastiche. Imbrattatio anche i manifesti della tifoseria.
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